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Il perdono in famiglia - Alghero

"Un uomo non è un uomo se non sa perdonare" (P. Cristoforo, Promessi sposi.)


La Comunità M.A.S.C.I. di Alghero a conclusione dell'anno della Famiglia, che ha visto impegnata l'intera Comunità nei tre ambiti del Patto Comunitario: la famiglia nella Fede, la famiglia nel Servizio e la famiglia nel Creato, e per introdursi nell'anno della Misericordia, ha promosso, con la collaborazione della Comunità Ecclesiale di San Francesco, un'incontro con Padre Giuseppe CARTA della Comunità dei Frati Minori nella Fraternità di Sassari di San Pietro in Silki, esperto delle dinamiche di coppia e assistente dell'O.F.S., per una chiacchierata sul "PERDONO".

Puntuali all'appuntamento nella sala del campanile del Convento di San Francesco, che in breve si è riempita, Fra Giuseppe ha esordito per introdurre l'argomento con la citazione dal Cantico delle Creature di San Francesco: "Laudato si, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore e sostengono infirmitate e tribolazione" sviluppando il concetto: Dall'Odio all'Amore. "L'odio è una realtà nefasta che distrugge la vita di molte persone...


Sembra naturale odiare; sembra l'unica risposta plausibile e pertinente a chi ci ha ferito, deluso o maltrattato"... "In questo processo il Maligno ha una parte importante. Lui, che è padre della menzogna, farà in modo di farci credere che il nostro odio è giustificato".


Ha poi analizzato: La fatica di capire e vivere il perdono sviluppando i seguenti punti fondamentali: Il perdono è dono di Dio. - Il perdono è un atto di volontà. - Perdonare è scusare. - Devo benedire fino a che nel cuore non ho pace. – Devo purificare le ferite passate... benedicendo chi mi ha fatto male – devo chieder perdono a Dio per le volte che ho odiato.


Ha ancora analizzato il perdono in famiglia, nelle varie forme che possono portare ai conflitti attraverso la vita familiare che ne segnano i momenti di crisi e il passaggio a nuovi equilibri. ADIRATEVI, MA NON PECCATE; in quei momenti il flusso del dono che tiene in vita soffre una battuta d'arresto; si bada anzitutto a se stessi, si rivendicano ragioni, si diventa esigenti ad oltranza tra sposi, con i figli, tra fratelli e sorelle. Gli affetti si raffreddano, il circolo si fa vizioso e l'inferno sfiora i cuori.


Ma grazie a Dio c'è sempre una via: possiamo rientrare in noi stessi volgendo lo sguardo al Signore, riconoscendo le nostre bassezze e pretese esagerate. E allora avvertiamo nel cuore quanto siamo accolti e amati dai nostri cari, quanto siamo da loro perdonati già prima dell'offesa ricevuta. E il dono trattenuto riprende il suo corso, diviene dono più grande, iper-dono, gioia concessa, grazia ricevuta, vita ripresa, circolo virtuoso come deve essere, di dono... in perdono.


La chiacchierata si conclude, dopo un breve dibattito su alcune esperienze personali, con la citazione: "non tramonti il sole sopra la vostra ira" (Ef. 4,26).

Per la Comunità,

firma

 

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